PREFAZIONE
Valentino Ravelli, un giovane ingegnere Italiano, in una spensierata vacanza nell'isola di Cuba viene a contatto con le enormi difficoltà economiche del popolo caraibico... affascinato dalle sue bellezze una sera d'agosto del 1992 trova anche l'amore incarnato nella persona di Sonia Perez, una bellissima ragazza figlia di un Generale Cubano. La vacanza finisce ma non l'amore per Sonia, ed il giovane Ravelli trova la soluzione per ritornare dalla sua amata inventando un sistema per far funzionare le auto ad acqua... l'invenzione è di quelle da cambiamento mondiale mettendo però in subbuglio i poteri forti del capitalismo... da quel momento inizia un thriller e i due giovani innamorati si troveranno in mezzo a grossi pericoli...
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The vacation comes to an end, but his love for Sonia doesn’t, and young Ravelli finds the solution to go back to his loved one by inventing a method to power cars using water… The invention is world-changing, and causes uproar among capitalism’s highest powers. From that moment on, a thrilling adventure begins, and the two young lovers find themselves in grave danger…
Dudas de mi?
Non so quel giorno che cosa mi passò per la testa, ma
improvvisamente mi venne voglia di organizzare le
vacanze imminenti, e pensai all' isola di CUBA…
All'epoca, avevo 25 anni... una cravatta da stringere al
mattino, ed una volvo 760 STATION WAGON color verde
bottiglia da accendere per macinare almeno 400 chilometri
al giorno, nell'intento di vendere quei 50 "capi spalla" in
contovendita di una ditta di moda di Firenze.
L'Habana, Che Guevara, Fidel Castro, cubane… qualcosa
centrifugava nel mio cervello, stimolai un pò di amici, ed il 2
agosto 1992 eravamo in sei all'aeroporto di Milano Malpensa,
pronti all'imbarco per la capitale cubana.
Avevamo programmato un mese di vacanza, per quei
"tempi" una pazzia… cinque giorni all'Habana, ed il resto
dei giorni, a Varadero, nota località balneare.
Il volo Blupanorama fu fantastico a dir poco… in quegli anni
si fumava e si bevevano alcolici a bordo... la ciliegina
sulla torta, era la foto ricordo in cabina comandi con il
comandante.
Dopo un accurato controllo doganale, ed una piccola mancia
ai poliziotti, aprimmo con la punta della scarpa destra, la
porta a soffietto dell'uscita… all'improvviso mi si incollò
sul corpo un'umidità indescrivibile, e dalle narici salirono
degli odori particolari, eravamo a Cuba…
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